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IMPAVIDA

Birra ad alta fermentazione piuttosto alcolica e luppolata, tradizionalmente prodotta con malti, luppoli e lieviti inglesi. Lo stile originale ha un aroma erbaceo e fruttato, un corpo medio/leggero, un'amarezza decisa ma bilanciata dal dolce dei malti caramellati utilizzati in quasi tutti gli stili inglesi.

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IMPAVIDA nasce, invece, dal migliore Orzo e Luppoli Autoctoni coltivati con passione tra Vignola e Savignano, nella valle del fiume Panaro, nel cuore dell'Emila. Non filtrata e Non pastorizzata per mantenere intatto il suo gusto pieno e deciso.


Una birra cruda che matura,  muta cambiando pelle col passare del tempo

Il fatto, un tempo, di essere prodotta specificatamente per l’India, ha creato la suggestione con la capacità di mutare aspetto tipica delle divinità dell’India, il Dio ricostruttore Visnù, o il demone Mahisha, e tutte le loro reincarnazioni... ma questa ovviamente è un’altra storia...

IPA

Una Birra dalle origini esotiche

Il primo uso noto del termine India Pale ale fu in un annuncio economico sul Liverpool Mercury pubblicato il 30 gennaio 1835. Prima del gennaio 1835, e anche per qualche tempo dopo questa data, fu indicata come Pale Ale preparata per l'India, India Ale, Pale Ale esportazione per l'India ed era principalmente destinata all'esportazione in India per il consumo dei sudditi inglesi. Fu proprio questa necessità di conservazione per lunghi viaggi che portò ad un impiego marcato del luppolo, che contiene sostanze acide antiossidanti.

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​L’origine delle IPA è però ignota. Una teoria ritiene che, vista le difficoltà di esportazione delle birre inglesi in India, un produttore londinese, tale George Hodgson, abbia iniziato ad imbottigliare una Pale Ale alcolica e più luppolata (quindi più resistenze al tempo ed alle intemperie), battezzandola India Pale Ale. I detrattori di questa tesi ritengono che sia un acronimo comparso negli anni trenta in sostituzione della perifrasi “Pale Ale for the East and West India climate”.

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